
Ai sensi dell’art.124 comma 1 del D.Lgs. 152/06 tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati.
• Gli scarichi domestici e quelli assimilabili al domestico di cui all’art. 2 comma 1 lettere b) e c) del D.P.R. 227/2011, sono ammessi nell'osservanza dei regolamenti fissati dal gestore del servizio idrico integrato. (Art. 24 della Delibera del C.d.G. del Consorzio Acquedottistico Marsicano n. 2 del 09.01.2018)
• Gli scarichi che derivano da:
o Attività che ricadono nel regime di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA - DPR 59/2013)
o Attività le cui acque reflue vengono assimilate a domestiche (art. 2 comma 1 lettera a) del D.P.R. 227/2011), non rientranti nel regime di AUA (DGR n.668 del 04/08/2015)
Importante: gli scarichi devono essere sempre e necessariamente autorizzati dall'ente competente.
Il mancato rispetto di quanto prescritto nelle autorizzazioni e la cattiva gestione dei reflui rappresenta una violazione a precisi obblighi di legge nonché un danno per l’intera comunità, che può essere quantificabile, da un punto di vista economico, per via delle spese volte a migliorare l’efficienza di depurazione dei reflui e risanare situazioni ambientali eventualmente compromesse, ma inestimabile per ciò che l’inquinamento ambientale può causare alla salute individuale e collettiva.
Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.) e Autorizzazione allo Scarico annessa
Cos'è l'A.U.A.
L'Autorizzazione Unica Ambientale è il provvedimento rilasciato su istanza di parte che incorpora in un unico atto diverse autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di settore (D.Lgs 152/2006, L.447/1995 e D.Lgs. 99/1992). Il DPR 13 Marzo 2013, n.59 individua un nucleo base di sette autorizzazioni/comunicazioni che possono essere assorbite dall’AUA, nel quale è contemplata l'autorizzazione agli scarichi (art.3 lett. a) DPR 59/2013)
Chi è soggetto ad A.U.A.?
Le disposizioni in materia di AUA si applicano sia alle piccole e medie imprese, sia ad “impianti” non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (AIA).
Chi deve richiedere l'autorizzazione allo scarico che ricade in regime di AUA? (di cui alla lettera "a" dell'articolo 3 del DPR 59/2013)
Tutte le Attività che producono acque reflue di una o più delle seguenti tipologie:
• Industriali;
• Di prima pioggia;
• Eccedenti quelle di prima pioggia;
• Di dilavamento delle aree esterne.
A chi si deve presentare la domanda?
E’ previsto che le richieste e i rilasci dell’AUA transitino da un unico interlocutore, il SUAP comunale (Sportello Unico per le Attività Produttive).
Il SUAP, individuato quindi dal regolamento come unico punto di accesso, riceve la domanda trasmessa dalle imprese in forma telematica tramite la piattaforma nazionale “Impresainungiorno.gov.it” , ne verifica la correttezza formale e la trasmette all’Autorità competente, nonché agli Enti coinvolti in materia ambientale (Regione, Provincia, Ente Gestore Servizio Idri-co Integrato, ecc.).
Pertanto l'autorizzazione allo scarico deve essere richiesta al Consorzio Acquedottistico Marsicano S.p.A., quale Ente gestore del servizio idrico integrato, mediante apposita modulistica tramite il SUAP.
Durata e rinnovo
L’AUA ha una durata di 15 anni decorrenti dal rilascio. Il rinnovo deve essere chiesto almeno 6 mesi prima della scadenza.
Lo stesso vale per l'autorizzazione allo scarico allegata a condizione che vengano rispettate le disposizioni prescritte nella medesima (es: periodica trasmissione del certificato di analisi, etc.)
Chi rilascia l'autorizzazione allo scarico ed a chi deve essere trasmessa?
Ai sensi del D.P.R. 59/2013 e conseguentemente la L. 56/2014 alla Deliberazione di Giunta Regio-nale n.144 del 04/03/2016 in attuazione della L.R. n.32/2015, l’autorizzazione allo scarico, rilasciata dal Consorzio Acquedottistico Marsicano S.p.A quale Ente Gestore del Servizio Idrico Integrato, verrà trasmessa al SUAP e successivamente lo stesso provvederà all’inoltro alla Regione Abruzzo, quale Autorità Competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento dell’Autorizzazione Unica Ambientale e nello specifico alla Direzione del Servizio Gestione e Qualità delle Acque, individuata in via transitoria quale referente nella disciplina in parola.
Quando richiedere l'Autorizzazione allo Scarico in regime di AUA e documenti da allegare all'istanza da trasmettere al SUAP?
La richiesta di Autorizzazione allo scarico deve essere inoltrata dal Titolare dell'Attività per:
1. Nuove Autorizzazioni nel caso di scarico da stabilimento / attività:
• Non precedentemente autorizzato;
• Precedentemente autorizzato e con autorizzazione scaduta;
• Precedentemente autorizzato ma avente una variazione qualitativa sostanziale delle acque reflue.
2. Rinnovo Autorizzazioni nel caso di uno stabilimento/attività esistente con autorizzazione allo scarico in scadenza (da richiedere almeno 6 mesi prima tale termine);
3. Subentro/Voltura nel caso di mutamenti della Ragione Sociale Aziendale o del nominativo del Titolare del provvedimento autorizzativo
Documentazione e modulistica necessaria:
Autorizzazione allo Scarico per Acque Reflue Assimilabili a Domestiche
Gli scarichi di acque reflue recapitanti in reti fognarie che non rientrano nella disciplina di AUA sono assimilabili a domestiche secondo le procedure adottate e così come previsto dalla Delibera della Regione Abruzzo n.668 del 04/08/2015
A chi si presenta la domanda?
L’Istanza di assimilazione dello scarico ad acque reflue domestiche deve essere richiesta dal titolare dell’attività di che trattasi /titolare dello scarico e presentata direttamente al Consorzio Acquedottistico Marsicano S.p.A. quale Ente Gestore del Servizio Idrico Integrato, che provvede all’Istruttoria e rilascio dell’autorizzazione allo scarico.
Quando richiedere l'Assimilazione dello scarico?
L’Istanza di Assimilazione dello scarico ad acque reflue domestiche deve essere inoltrata al Gestore del Servizio Idrico Integrato dal Titolare dell’Attività per:
1. Apertura nuova Attività
2. Voltura / Subentro
DETTAGLIO DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI A.U.A. ESCLUSIVAMENTE PER RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO
- Richiesta di rinnovo autorizzazione allo scarico, presso lo Sportello Unico Comunale completa della seguente documentazione tecnica:
- Relazione tecnica firmata dal Tecnico redigente e dal Legale rappresentante della Ditta (o Titolare dell’Impresa) che descriva l’attività svolta con:
indicazione dei tempi di utilizzazione dell’impianto (ore/giorno e giorni/anno);
modalità di scarico (eventuale discontinuità e stagionalità);
schema a blocchi relativo al processo produttivo, con indicazione delle fasi che originano gli scarichi idrici ed indicazione dei relativi parametri qualitativi e delle relative portate (comprese acque di raffreddamento, acque di lavaggio, acque di scarico, fanghi);
utilizzo idrico nelle lavorazioni svolte;
composti utilizzati durante le fasi di produzione/attività;
indicazione dei quantitativi e tipologie delle acque riutilizzate all’interno del ciclo produttivo;
descrizione dettagliata degli impianti e dei dispositivi di trattamento dei reflui in scarico (principi di funzionamento, dimensionamento, valutazione dell’efficienza e pertinente schema a blocchi);
posizione e caratteristiche del pozzetto di ispezione e campionamento.
- Planimetria catastale e/o Estratto di Mappa dell’area ove risulta ubicato lo stabilimento/attività in scala opportuna ( 1:1000 o 1:2000);
- Elaborato grafico in scala opportuna (es. 1:100) contenente:
a) Pianta dello stabilimento ove avviene l’attività con indicazione delle relative destinazioni d’uso e dei reparti e settori dell’azienda/attività che generano scarichi di acque reflue;
b) Rete fognaria interna all’azienda/attività evidenziando in modo diverso le diverse tipologie di reticoli fognari delle acque reflue (acque derivanti dalle lavorazioni, acque derivanti dai servizi igienici od altre utilizzazioni assimilabili a domestiche, acque di raffreddamento, acque meteoriche, acque di ricircolo, ecc.), con indicazione del senso di scorrimento delle acque;
c) Indicazione del punto di approvvigionamento idrico da acquedotto pubblico e/o da altre fonti di approvvigionamento idrico (es. pozzi);
d) Pozzetti di ispezione sulle varie linee (contraddistinte come al punto b) e pozzetto terminale, prima dell’immissione in pubblica fognatura;
e) Pozzetti di campionamento per la verifica del rispetto dei limiti di accettabilità in fognatura;
f) Impianti di pretrattamento ove presenti;
g) Localizzazione del punto di scarico nella pubblica fognatura ed indicazione del tipo di fognatura in cui si immette lo scarico;
- Copia del documento di identità del titolare dello scarico in corso di validità (Carta di Identità);
- Ricevuta del versamento per diritti di istruttoria a favore di questa società CAM s.p.a. dell’importo pari ad € 100,00 sul C/C 14141675;
- Certificato di analisi dello scarico, completo di giudizio di conformità per lo scarico in rete fognaria, comprovante l’assimilabilità delle acque reflue alle domestiche (come stabilito dal D.Lgs 152/2006, L.R. 31/2010, L.R. 36/2015) ed emesso da tecnico abilitato in data non anteriore a mesi tre dalla data di presentazione della richiesta di A.U.A.
N.B. Per la documentazione elencata ai punti 1), 2) e 3), ai sensi dell’art.5 del DPR 59/2013, è possibile far riferimento a quella eventualmente già in Atti presso la Gran Sasso Acqua S.p.A., acquisita in occasione del rilascio del precedente Atto Autorizzativo.
L’incompletezza della documentazione presentata comporta l’improcedibilità della pratica fino all’avvenuto ricevimento dei documenti mancanti; successivamente, se necessario, potranno essere inoltrate delle richieste di integrazioni che entrano nel merito della documentazione presentata con l’automatica sospensione del procedimento amministrativo fino all’avvenuto ricevimento delle informazioni richieste.
RICHIESTA DI RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DA ALLEGARE ALL’ISTANZA DI A.U.A.
DETTAGLIO DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI A.U.A. ESCLUSIVAMENTE PER NUOVA AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO
- Richiesta di autorizzazione allo scarico, presso lo Sportello Unico Comunale qualora lo sportello SUAP non sia attivo, presso gli Uffici di CAM S.P.A. completa della seguente documentazione:
- Relazione tecnica firmata dal Tecnico redigente e dal Legale rappresentante della Ditta (o Titolare dell’Impresa) che descriva l’attività svolta con:
indicazione dei tempi di utilizzazione dell’impianto (ore/giorno e giorni/anno);
modalità di scarico (eventuale discontinuità e stagionalità);
schema a blocchi relativo al processo produttivo, con indicazione delle fasi che originano gli scarichi idrici ed indicazione dei relativi parametri qualitativi e delle relative portate (comprese acque di raffreddamento, acque di lavaggio, acque di scarico, fanghi);
utilizzo idrico nelle lavorazioni svolte;
composti utilizzati durante le fasi di produzione/attività;
indicazione dei quantitativi e tipologie delle acque riutilizzate all’interno del ciclo produttivo;
descrizione dettagliata degli impianti e dei dispositivi di trattamento dei reflui in scarico (principi di funzionamento, dimensionamento, valutazione dell’efficienza e pertinente schema a blocchi);
posizione e caratteristiche del pozzetto di ispezione e campionamento.
- Planimetria catastale e/o Estratto di Mappa dell’area ove risulta ubicato lo stabilimento/attività in scala opportuna ( 1:1000 o 1:2000);
- Elaborato grafico in scala opportuna (es. 1:100) contenente:
a) Pianta dello stabilimento ove avviene l’attività con indicazione delle relative destinazioni d’uso e dei reparti e settori dell’azienda/attività che generano scarichi di acque reflue;
b) Rete fognaria interna all’azienda/attività evidenziando in modo diverso le diverse tipologie di reticoli fognari delle acque reflue (acque derivanti dalle lavorazioni, acque derivanti dai servizi igienici od altre utilizzazioni assimilabili a domestiche, acque di raffreddamento, acque meteoriche, acque di ricircolo, ecc.), con indicazione del senso di scorrimento delle acque;
c) Indicazione del punto di approvvigionamento idrico da acquedotto pubblico e/o da altre fonti di approvvigionamento idrico (es. pozzi);
d) Pozzetti di ispezione sulle varie linee (contraddistinte come al punto b) e pozzetto terminale, prima dell’immissione in pubblica fognatura;
e) Pozzetti di campionamento per la verifica del rispetto dei limiti di accettabilità in fognatura;
f) Impianti di pretrattamento ove presenti;
g) Localizzazione del punto di scarico nella pubblica fognatura ed indicazione del tipo di fognatura in cui si immette lo scarico;
- Copia del documento di identità del titolare dello scarico in corso di validità (Carta di Identità);
- Ricevuta del versamento per “diritti di istruttoria” e spese di riproduzione e copie a favore di questo CAM SPA dell’importo pari ad € 150,00 sul C/C 14141675;
- Certificato di analisi dello scarico, non anteriore a tre mesi, comunque rispecchiante la situazione aggiornata degli scarichi, nel caso di attività esistenti, altrimenti certificato di analisi presunto con impegno a fornire un certificato di analisi entro tre mesi dall’inizio dell’attività stessa, completo di giudizio di conformità per lo scarico in rete fognaria. Qualora l’attività e quindi lo scarico non sia attivo al momento dell’istanza di A.U.A., il Certificato di analisi dovrà essere presentato entro tre mesi dalla data di attivazione dello scarico e quindi dell’attività in esame.
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- Dichiarazione del Titolare dell’attività/Titolare dello scarico dalla quale si possa evincere se, alla data dell’istanza di A.U.A. lo scarico dell’Attività è attivo o meno.
Tutta la suddetta documentazione, prodotta in triplice copia, deve essere firmata e timbrata dal Progettista, dal Direttore Lavori e dal Richiedente (proprietario o altro).
Il CAM s.p.a. procederà alla verifica in ufficio della documentazione inoltrata, sopralluogo da parte del tecnico CAM S.p.A. per controllo, valutazione ed accertamento dell’importo economico dovuto per le opere di allacciamento.
L’incompletezza della documentazione presentata comporta l’improcedibilità della pratica fino all’avvenuto ricevimento dei documenti mancanti; successivamente, se necessario, potranno essere inoltrate delle richieste di integrazioni che entrano nel merito della documentazione presentata con l’automatica sospensione del procedimento amministrativo fino all’avvenuto ricevimento delle informazioni richieste.
RICHIESTA AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DA ALLEGARE ALL’ISTANZA DI A.U.A.
Per richiedere la voltura dell'autorizzazione allo scarico A.U.A. si prega acquisire il seguente modello, compilarlo e inviarlo allo Sportello Unico SUAP del comune di competenza e al seguente indirizzo di posta elettronica: s.tesone@cam-spa.com e p.ranucci@cam-spa.com
RICHIESTA DI VOLTURA AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO A.U.A.